Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43664 del 26 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43664PEN

Massima

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Il dolo generico, quale elemento soggettivo del reato di truffa, può essere desunto dalle concrete circostanze e modalità esecutive dell'azione criminosa, attraverso un processo logico-deduttivo che consenta di evidenziare la cosciente volontà e rappresentazione, da parte dell'agente, degli elementi oggettivi del reato, quali l'inganno, il profitto e il danno, anche se preveduti come conseguenze possibili della propria condotta, di cui si sia assunto il rischio di verificazione. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, la cui ragion d'essere è quella di consentire al giudice un adeguamento, in senso più favorevole all'imputato, della sanzione prevista dalla legge, in considerazione di peculiari e non codificabili connotazioni tanto del fatto quanto del soggetto che di esso si è reso responsabile, non può mai essere dato per scontato o presunto, ma necessita di apposita motivazione dalla quale emergano, in positivo, gli elementi che sono stati ritenuti atti a giustificare la mitigazione del trattamento sanzionatorio; al contrario, l'esclusione di tale meritevolezza risulta adeguatamente motivata alla sola condizione che il giudice indichi delle plausibili ragioni a sostegno del rigetto della relativa richiesta, senza che ciò comporti la stretta necessità della contestazione o della invalidazione degli elementi sui quali la richiesta stessa si fonda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza n. 1660/2020 del 13/02/2020 della Corte di appello di l'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PELLEGRINO Andrea;
preso atto della tempestiva richiesta difensiva di discussione in presenza;
letta la requisitoria scritta Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23 convertito in L. n. 176 del 2020, prec…

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