Cassazione civile Sez. II sentenza n. 14198 del 27 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14198CIV

Massima

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Il riconoscimento da parte dell'appaltatore dell'esistenza di vizi o difformità dell'opera realizzata, con conseguente assunzione dell'impegno a eliminarli, comporta l'accettazione delle contestazioni mosse dal committente e la rinuncia a far valere l'esonero dalla garanzia previsto dall'art. 1667 c.c., determinando l'insorgere di una nuova obbligazione di garanzia, diversa ed autonoma rispetto a quella originaria, svincolata dal termine decadenziale e soggetta solo al termine prescrizionale ordinario. Pertanto, la tempestiva denuncia dei vizi da parte del committente non è necessaria quando l'appaltatore ne abbia riconosciuto l'esistenza e si sia dichiarato disponibile ad eliminarli, essendo sufficiente, ai fini interruttivi della prescrizione, la diffida del committente diretta a sollecitare tale eliminazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRIOLA ((omissis)) - Presidente

Dott. GOLDONI Umberto - Consigliere

Dott. BURSESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SI. SRL in persona dell'Amministratore Unico Sig.ra TO. Ca. P.IVA (OMESSO), elettivamente domiciliata in ROMA, VIA BOCCA DI LEONE 78, presso lo studio dell'avvocato CICALA CURZIO, rappresentata e difesa dall'avvocato DE PINTO VINCENZO;

- ricorrente -

contro

LABORATORIO P. PI. SRL in persona del legale rappresentante pro tempore;

- intimato -

sul ricorso 1795-2006 proposto da:

LABORATORIO P. PI. SRL P.IVA (OMESSO) in persona del Presi…

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