Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24218 del 21 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24218PEN

Massima

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Il delitto di diffamazione sussiste quando l'agente, consapevolmente, faccia uso di parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, senza che sia necessario l'animus diffamandi, essendo sufficiente il dolo generico, anche nella forma del dolo eventuale. L'esimente del diritto di critica postula una forma espositiva corretta, strettamente funzionale alla finalità di disapprovazione e che non trasmodi nella gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione. Lo stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, che scrimina il reato ai sensi dell'art. 599 c.p., comma 2, richiede che l'azione delittuosa sia stata compiuta subito dopo il fatto ingiusto che l'ha determinata. La mera comunicazione con più persone, anche se solo una sia stata direttamente offesa, integra il requisito della "comunicazione con più persone" richiesto dalla fattispecie di diffamazione di cui all'art. 595 c.p. La valutazione del compendio probatorio e l'idoneità della motivazione sono precluse nel giudizio di legittimità, salvo il vizio di violazione o falsa applicazione della legge penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/01/2020 del TRIBUNALE DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. LOCATELLI Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso, nonche' per la parte civile l'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita'…

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