Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43331 del 16 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:43331PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La misura cautelare dell'interdizione dall'esercizio del pubblico ufficio perde efficacia e non può essere eseguita quando, nel corso del procedimento, interviene una pronuncia definitiva che applica la pena concordata con il beneficio della sospensione condizionale della pena, in quanto in tal caso viene meno l'interesse all'impugnazione della misura cautelare. Ciò in applicazione dell'art. 300, comma 3, c.p.p., che prevede l'inefficacia delle misure cautelari personali quando la sentenza di condanna dispone la sospensione condizionale della pena. Tale principio si fonda sull'esigenza di evitare l'esecuzione di provvedimenti cautelari privi di utilità pratica, in quanto la pronuncia definitiva ha già esaurito gli effetti della misura cautelare, privando di interesse l'impugnazione di quest'ultima. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in tali casi, è giustificata in quanto la natura sopravvenuta della causa di inammissibilità costituisce un motivo che esclude la condanna al pagamento delle spese processuali e dell'ammenda, ai sensi dell'art. 616 c.p.p. Il principio espresso mira a garantire il rispetto del principio di proporzionalità e di economia processuale, evitando l'inutile protrazione di un procedimento cautelare privo di utilità pratica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 15/04/2014 del Tribunale di Ancona;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal componente Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di An…

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