Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15722 del 20 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15722PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di riesame della custodia cautelare in carcere, afferma che il requisito della specificità dei motivi di impugnazione implica per la parte ricorrente l'onere di indicare con precisione i punti oggetto di gravame, spiegando le ragioni per le quali si ritiene ingiusta o contra legem la decisione impugnata, evidenziando in modo completo gli elementi posti a fondamento delle censure. La mancanza di tali requisiti rende l'atto di impugnazione inidoneo a introdurre il nuovo grado di giudizio, determinando la dichiarazione di inammissibilità. Nel caso di specie, i ricorrenti si sono limitati ad affermare che il provvedimento impugnato si è limitato a valutare la gravità del fatto, senza considerare il comportamento degli indagati che avevano offerto un risarcimento alla parte offesa, senza però contestare specificamente la motivazione del Tribunale del Riesame che aveva dato conto di aver valutato tutti gli elementi a carico e a favore dei due indagati in relazione alla ritenuta sussistenza dell'esigenza cautelare di pericolosità sociale. Pertanto, il ricorso è dichiarato inammissibile per genericità dei motivi, con condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. CA. Ma. nato a (OMESSO);

2. C. M. n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Bari in data 23.9.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott.ssa Giovanna VERGA.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. Vito D'AMBROSIO che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 31.8.2…

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