Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11644 del 4 dicembre 1992

ECLI:IT:CASS:1992:11644PEN

Massima

Massima ufficiale
La giustificatezza o meno del dissenso opposto dal pubblico ministero alla richiesta di giudizio abbreviato, per ritenuta non definibilità del procedimento allo stato degli atti, non può che essere valutata, in sede di legittimità, con riferimento alla motivazione sulla base della quale il giudice abbia poi operato o meno (in caso di condanna), la riduzione di pena prevista dall'art. 442 comma secondo cod. proc. PEN.. Ciò significa che, quando la detta riduzione sia stata applicata, dovrà emergere, dalla motivazione della sentenza, la adeguata dimostrazione della irrilevanza, ai fini della decisione di merito adottata dal giudice, di ogni e qualsiasi elemento che sia stato acquisito nel corso del dibattimento (celebratosi appunto in conseguenza del mancato consenso del P.M. alla richiesta di giudizio abbreviato). Per converso, quando la riduzione non sia stata applicata, dovrà risultare dalla motivazione della sentenza o che elementi acquisiti nel corso del dibattimento sono stati effettivamente utilizzati ai fini del decidere (con riguardo ad uno qualsiasi dei punti sui quali la decisione si articola e quindi, ad esempio, anche con riguardo alla sola quantificazione della pena), ovvero che, in caso di mancata utilizzazione, la situazione, valutata con riguardo al momento della mancata prestazione del consenso, era comunque tale da far ragionevolmente prevedere la utilità di ulteriori approfondimenti, in sede di giudizio, delle già acquisite risultanze.

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