Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31859 del 19 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31859PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto dalla sussistenza di precedenti penali per gravi reati, anche di natura associativa, che attestino la concreta e attuale pericolosità sociale dell'imputato, a prescindere dalla durata della pena inflitta per il reato per cui è stata disposta la misura cautelare. Il giudice, nel valutare tale pericolo, deve tenere conto della natura e della gravità dei precedenti, della loro attualità e della capacità dell'imputato di commettere nuovi gravi reati, anche con l'utilizzo di armi o altri mezzi di violenza personale, nonché del suo eventuale collegamento con ambienti di criminalità organizzata. Tali elementi, debitamente motivati, possono giustificare l'applicazione della custodia cautelare in carcere, anche in presenza di una pena detentiva di durata contenuta per il reato per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giusepp - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/04/2021 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE SANTALUCIA;
lette le conclusioni del PG ELISABETTA CENICCOLA, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Milano, in funzione di giudice del riesame cautelare, ha confermato l'ordinanza con cui lo stesso Tribunale, all'esito dell'udienza di convalida dell'…

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