Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33849 del 17 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33849PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'estorsione mediante minaccia di rivelare una relazione clandestina e di percosse, al fine di ottenere indebitamente denaro, integra il reato di estorsione continuata, anche qualora il reo ritenga di avere un diritto di credito al mantenimento della figlia nata dalla relazione. Il giudice di merito, nel valutare le circostanze del caso concreto, ha il potere esclusivo di apprezzare le risultanze probatorie e di escludere la configurabilità di attenuanti, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione se sorretta da motivazione logica e immune da vizi giuridici. La concessione di attenuanti generiche, ove già riconosciute dal giudice di primo grado, non può essere oggetto di nuovo esame in sede di legittimità, mentre la richiesta di attenuanti non dedotte in appello risulta inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. FIANDANESE Fran - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

Do. Lu. , n. a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna, in data 10 marzo 2009, di conferma della sentenza del Tribunale di Bologna, in data 20 marzo 2000;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l…

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