Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44170 del 2 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44170PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di minaccia, ai fini della configurabilità del reato di cui agli artt. 56 e 610 c.p., può essere anche implicita, ovvero desumibile da espressioni verbali che, pur non contenendo esplicite minacce, siano idonee a incidere sulla libertà psichica della persona offesa, inducendola a tenere un determinato comportamento per evitare conseguenze pregiudizievoli. Tuttavia, la sussistenza di una minaccia implicita deve essere adeguatamente motivata dalla sentenza, con specifico riferimento alle espressioni utilizzate dall'agente e alla loro idoneità a determinare nella vittima un timore di subire un danno ingiusto. La mera prospettazione di possibili conseguenze negative, anche di carattere occupazionale, derivanti da un determinato comportamento della persona offesa, non è di per sé sufficiente a integrare il reato di minaccia, ove non emerga con chiarezza la volontà dell'agente di incidere sulla libertà di autodeterminazione della vittima. La carenza di una siffatta motivazione, essenziale ai fini della sussistenza del reato, comporta l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione del giudice di appello per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2014 della Corte d'Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso e in subordine per la declaratoria di estinzione …

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