Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14005 del 7 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14005PEN

Massima

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Il funzionario pubblico che, nell'esercizio delle proprie funzioni ispettive e in presenza di altri soggetti, offende la reputazione del datore di lavoro con espressioni volgari e offensive, anche se formalmente rientranti nel linguaggio comune, commette il reato di diffamazione, in quanto tali parole, pronunciate in un contesto di rapporto gerarchico e istituzionale, risultano oggettivamente lesive della reputazione altrui, in assenza di una giustificazione derivante dalla continenza espressiva o dalla finalità critica del comportamento. La valutazione della rilevanza penale della condotta deve tenere conto del contesto in cui le espressioni sono state pronunciate, della posizione di superiorità gerarchica dell'autore rispetto alla persona offesa, nonché dell'evoluzione del costume sociale che ha portato a una maggiore tolleranza di un linguaggio meno formale, senza tuttavia escludere la punibilità di espressioni inutilmente umilianti e gravemente infamanti, anche se formalmente rientranti nell'uso comune, quando pronunciate da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2018 del TRIBUNALE di ASTI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Asti confermava la decisione del Giudice di Pace di quella stessa citta' che aveva …

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