Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24061 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24061PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. si configura anche quando la condotta criminosa sia iniziata quando l'imputato era minorenne e si sia protratta dopo il raggiungimento della maggiore età, trattandosi di una fattispecie ontologicamente unitaria non suscettibile di frazionamenti. La sussistenza dell'associazione a delinquere è desumibile dal modus operandi degli imputati nella consumazione dei reati-fine, dal vincolo associativo tendenzialmente permanente, dall'indeterminatezza del programma criminoso e dall'esistenza di una struttura organizzativa, seppur minima ma idonea a realizzare gli obiettivi illeciti, come la disponibilità di depositi e basi logistiche per ricoverare la merce illegittimamente ricevuta e per tenere a disposizione gli assegni da consegnare ai venditori. Il sindacato del giudice di legittimità sul vizio di motivazione è limitato alla verifica della correttezza delle affermazioni, della logicità dei passaggi tra premesse e conseguenze e della rispondenza degli enunciati alle doglianze proposte, senza poter sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito, la cui decisione non è censurabile in sede di legittimità quando l'obbligo di motivazione è stato esaustivamente soddisfatto con valutazione critica di tutti gli elementi offerti dall'istruttoria dibattimentale e con indicazione pienamente coerente sotto il profilo logico-giuridico degli argomenti dai quali è stato tratto il convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo L. - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - est. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

imputati Fr. An. e Sa. Fr.;

avverso la sentenza della Corte di Appello di Catania pronunciata in data 28 settembre 2006;

vistici atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita, all'udienza pubblica del 20 maggio 2008, la relazione del Consigliere, Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza pronunciata in data 28 settembre 2006, la Corte di A…

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