Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45210 del 13 dicembre 2005

ECLI:IT:CASS:2005:45210PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art. 50 c.p.), né ricorrono quelli di una causa di giustificazione non codificata ma immanente nell'ordinamento, in considerazione dell'interesse primario che l'ordinamento statuale riconnette alla pratica dello sport, nell'ipotesi in cui, durante una partita di calcio ma a gioco fermo, un calciatore colpisca l'avversario — che aveva realizzato una rete — con una gomitata al naso, in quanto imprescindibile presupposto della non punibilità della condotta riferibile ad attività agonistiche è che essa non travalichi il dovere di lealtà sportiva, il quale richiede il rispetto delle norme che regolamentano le singole discipline, di guisa che gli atleti non siano esposti ad un rischio superiore a quello consentito da quella determinata pratica ed accettato dal partecipante medio; ne deriva che la condotta lesiva esente da sanzione penale deve essere, anzitutto, finalisticamente inserita nel contesto dell'attività sportiva, mentre ricorre, come nella fattispecie, l'ipotesi di lesioni volontarie punibili nel caso in cui la gara sia soltanto l'occasione dell'azione violenta mirata alla persona dell'antagonista.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi Presidente del 21/09/2 -

Dott. MARINI Pier Francesco Consigliere SENTE -

Dott. MARASCA Gennaro Consigliere N. 1 -

Dott. BRUNO Paolo Antonio Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. VESSICHELLI Maria Consigliere N. 016352/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/01/2005 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza denunziata ed il procedimento;

udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARINI PIER FRANCESCO.

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito che ha concluso per l'in…

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