Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26134 del 1 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26134PEN

Massima

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Il divieto di accesso agli stadi e l'obbligo di presentazione periodica alle autorità di pubblica sicurezza, disposti dal Questore nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive, costituiscono misure di prevenzione legittimamente adottate, in quanto fondate su una motivazione adeguata che evidenzi la riferibilità della condotta criminosa agli indagati e la loro pericolosità sociale, desumibile da comportamenti violenti e minacciosi tenuti nei confronti delle forze dell'ordine. Tali misure, pur incidendo sulla libertà personale, sono proporzionate all'esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica in contesti ad alto rischio di turbative, non essendo necessario, ai fini della loro legittimità, che i destinatari rivestano la qualità di imputato in un procedimento penale. Il ricorso avverso tali provvedimenti, pertanto, deve essere presentato esclusivamente a mezzo di difensore iscritto all'albo speciale della Corte di Cassazione, non essendo ammessa la proposizione personale da parte del soggetto sottoposto alla misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. MARMO Margherit - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI Maria Silvia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. AL. N. IL (OMESSO);

2) MA. CA. N. IL (OMESSO);

3) SB. RO. N. IL (OMESSO);

4) AN. GI. N. IL (OMESSO);

5) LO. FR. N. IL (OMESSO);

6) S. A. N. IL (OMESSO);

7) DE. AN. N. IL (OMESSO);

8) CA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 04/05/2006 GIP TRIBUNALE di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERIT…

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