Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9727 del 22 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9727PEN

Massima

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La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., è prevalente rispetto alla norma generale stabilita dall'art. 274 c.p.p. Pertanto, per i reati previsti dall'art. 275 comma 3 c.p.p., tale presunzione fa ritenere sussistenti, salvo prova contraria, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo, senza che il mero decorso del tempo, in quanto tale, possa determinarne l'attenuazione. La valutazione ai fini cautelari deve essere complessiva, tenendo conto non solo dell'operatività dell'associazione criminosa o della data ultima dei reati-fine, ma anche della possibile commissione di reati espressione della medesima professionalità e del medesimo grado di inserimento nei circuiti criminali che caratterizzano l'associazione di appartenenza. Pertanto, la mera rescissione del vincolo associativo non è di per sé idonea a far ritenere superata la presunzione relativa di attualità delle esigenze cautelari, dovendosi valutare tutti gli elementi rilevanti, tra cui i precedenti penali, i collegamenti con la criminalità organizzata e la condotta tenuta durante la sottoposizione a misure cautelari. Il principio del minimo sacrificio della libertà personale deve cedere il passo alle esigenze di difesa sociale e di special prevenzione, qualora si configurino esigenze cautelari particolarmente stringenti che giustifichino l'applicazione della custodia in carcere, anche in deroga alle previsioni di cui all'art. 89 del D.P.R. 309/1990 in materia di tossicodipendenza. Infine, la motivazione dell'ordinanza cautelare che dispone la misura più afflittiva non richiede una particolare rafforzata, essendo sufficiente che il giudice d'appello compia una valutazione totale, autonoma e completa degli elementi addotti dalle parti nel contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAVICH GIUSEPPE;
sentite le conclusioni del PG PERELLI SIMONE, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
uditi i difensori:
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di TRANI in difesa di (OMISSIS) che illustrando i motivi del ricorso insiste per l'accoglimento. E' presente l'avvocato (OMISSIS) …

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