Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di autorizzazione paesaggistica semplificata quando la Soprintendenza non si pronuncia entro il termine di venti giorni previsto dalla legge, senza che la comunicazione dei motivi ostativi, effettuata oltre il termine di dieci giorni, possa interrompere o sospendere tale termine. Pertanto, il parere contrario della Soprintendenza, adottato successivamente alla formazione del silenzio-assenso, è da ritenersi inefficace e non impugnabile. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il silenzio-assenso si forma sulla domanda di autorizzazione paesaggistica semplificata quando la Soprintendenza non si pronuncia entro il termine di venti giorni previsto dalla legge, senza che la comunicazione dei motivi ostativi, effettuata oltre il termine di dieci giorni, possa interrompere o sospendere tale termine. Di conseguenza, il parere contrario della Soprintendenza, adottato successivamente alla formazione del silenzio-assenso, è da ritenersi inefficace e non impugnabile. La massima giuridica esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.