Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7445 del 26 giugno 1992
ECLI:IT:CASS:1992:7445PEN
Massima
Massima ufficiale
L'ignoranza della qualificazione giuridica (pubblico ufficiale) della persona offesa non vale ad escludere l'elemento psicologico del delitto di resistenza quando l'agente debba necessariamente sapere che essa esercita, in atto, una determinata funzione pubblica. Ne consegue che nel caso in cui un carabiniere proclamatosi tale, cerchi di tutelare l'ordine pubblico, ostacolando il tentativo di un tifoso di invadere il campo da gioco, colui che gli opponga resistenza, o induca altri a farlo, non può legittimamente affermare che esuli, dal proprio comportamento, la volontà cosciente di usare violenza al pubblico ufficiale, assumendo di non avere compreso che si trovava alla presenza di un pubblico ufficiale nell'esercizio di una funzione tipica del di lui ufficio. Integra gli estremi del concorso morale nel delitto di cui all'art. 337 c.p. il comportamento di chi, vedendo altri opporre una resistenza attiva ad un pubblico ufficiale (nella specie: carabiniere in borghese che peraltro si era qualificato ed aveva mostrato il tesserino di carabiniere) per impedirgli di compiere un suo dovere, rafforzi l'altrui volontà di aggredirlo ponendo in dubbio, ad alta voce, la detta sua qualità.
Sentenze simili
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9016 del 27 febbraio 2018
ECLI:IT:CASS:2018:9016PENIl reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste anche quando l'agente non abbia avuto la consapevolezza della qualifica rivestita dalla persona offesa, purché quest'ultima si sia qualificata esp…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46921 del 22 novembre 2023
ECLI:IT:CASS:2023:46921PENEcco la massima giuridica estratta dalla sentenza:
La consapevolezza, da parte dell'imputato, della qualifica di Carabiniere rivestita dalla persona offesa al momento del fatto deve essere provata i…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19063 del 18 maggio 2012
ECLI:IT:CASS:2012:19063PENIl delitto di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. richiede che l'agente abbia consapevolezza dell'atto di ufficio che il pubblico ufficiale stia compiendo al momento della condot…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20412 del 21 maggio 2008
ECLI:IT:CASS:2008:20412PENIl comportamento di resistenza e violenza fisica nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche in caso di erronea percezione della loro qualità soggettiva da parte del…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45870 del 23 novembre 2012
ECLI:IT:CASS:2012:45870PENIl reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura anche quando l'agente, pur non opponendo una materiale opposizione fisica, rivolge al pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni esp…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12883 del 26 marzo 2015
ECLI:IT:CASS:2015:12883PENIl delitto di resistenza a pubblico ufficiale sussiste anche quando l'agente non conosca la qualifica di pubblico ufficiale della persona offesa, purché sia comunque consapevole che l'intervento di q…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17701 del 16 aprile 2004
ECLI:IT:CASS:2004:17701PENSussiste l'elemento soggettivo del delitto di resistenza a pubblico ufficiale allorché l'autore del fatto sia consapevole che il soggetto contro il quale è diretta la violenza o la minaccia rivesta l…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35426 del 24 settembre 2007
ECLI:IT:CASS:2007:35426PENLa condotta di resistenza a pubblico ufficiale è configurabile anche quando l'imputato, pur essendo consapevole della presenza delle forze dell'ordine interposte tra le opposte fazioni, agisce intenz…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31575 del 21 luglio 2016
ECLI:IT:CASS:2016:31575PENIl principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente:
La resistenza violenta opposta da un soggetto all'attività di identificazione e arresto da parte di pubblici ufficiali i…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27909 del 7 ottobre 2020
ECLI:IT:CASS:2020:27909PENIl concorso morale nel reato di resistenza a pubblico ufficiale, di cui agli articoli 110 e 337 c.p., si configura anche nella condotta di colui che, pur non compiendo direttamente atti di violenza, …
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.