Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3175 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:3175SENT

Massima

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La pendenza di una domanda di condono edilizio preclude l'adozione di provvedimenti repressivi dell'abuso, in quanto l'amministrazione comunale è tenuta a definire previamente la richiesta di sanatoria, e solo in caso di diniego potrà emettere una nuova ingiunzione di demolizione, con fissazione di nuovi termini per la spontanea esecuzione. Pertanto, l'ordinanza di demolizione è illegittima qualora sia stata presentata una domanda di condono edilizio, ai sensi degli artt. 38 e 44 della legge n. 47/1985, applicabili anche ai condoni di cui alla legge n. 326/2003, in quanto l'amministrazione comunale deve esaminare la domanda di sanatoria prima di adottare provvedimenti repressivi. L'accoglimento del ricorso in tali casi è di natura meramente procedimentale, in quanto l'amministrazione è tenuta a definire quanto prima la domanda di condono, adottando i provvedimenti consequenziali.

Sentenza completa

N. 05871/2005
REG.RIC.

N. 03175/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05871/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5871 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata, ex art. 25 c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

Il Comune di Barano d'Ischia, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 98 del 29/06/2005.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 maggio 2013 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come s…

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