Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38097 del 26 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38097PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato contro la sentenza del giudice di pace, che lo abbia condannato ad una pena pecuniaria ed al risarcimento del danno in favore della parte civile, deve essere qualificata come appello, anche se non risulta espressamente impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, in quanto nel procedimento davanti al giudice di pace trova applicazione l'articolo 574 c.p.p., comma 4, nella parte in cui prevede che l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna. Pertanto, il giudice di merito non può dichiarare inammissibile l'appello proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna a sola pena pecuniaria, ma deve procedere all'esame del gravame, eventualmente riqualificandolo come ricorso per cassazione qualora ne ricorrano i presupposti. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a garantire all'imputato condannato la più ampia tutela giurisdizionale, evitando formalismi e interpretazioni restrittive che possano pregiudicare l'esercizio del diritto di impugnazione, in ossequio ai principi costituzionali del giusto processo e del diritto di difesa. Tale orientamento giurisprudenziale, consolidatosi nel tempo, si pone a tutela del diritto di accesso alla giustizia e del principio di effettività della tutela giurisdizionale, evitando che l'imputato sia privato della possibilità di sottoporre a riesame la pronuncia di condanna solo per mancata espressa impugnazione del capo relativo al risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE quinta PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. GE. DA. CO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8/2009 TRIBUNALE di MONZA, del 05/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio e trasmissione atti al Tribunale.

FATTO E DIRITTO…

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