Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6409 del 13 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6409PEN

Massima

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Il dolo nella bancarotta fraudolenta documentale non può essere desunto automaticamente dalla mera distruzione della documentazione contabile, ma deve essere accertato sulla base di elementi probatori che dimostrino la volontà degli imputati di impedire la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari della società fallita. Inoltre, il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche deve essere valutato in relazione alle specifiche condizioni personali e soggettive di ciascun imputato, senza automatismi derivanti dalla presenza o meno di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Milano il 6.2.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito per i ricorrenti il difensore di fiducia…

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