Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37207 del 5 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37207PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e della confisca di beni può essere applicata al soggetto ritenuto portatore di pericolosità sociale qualificata, in ragione della sua organica partecipazione a un sodalizio mafioso, caratterizzata da un percorso criminale di lunga durata e mai interrotto, nonché dalla stabilità e profondità del vincolo associativo, dalla perdurante vitalità della cosca di appartenenza e dalla molteplicità delle manifestazioni di devianza. Il giudizio di pericolosità sociale attuale non richiede la prova di condotte delittuose recenti, essendo sufficiente la valutazione complessiva della personalità del proposto, desumibile dal suo intero percorso esistenziale, caratterizzato da una radicale opposizione alle regole della convivenza civile. Pertanto, la mancanza di elementi indicativi di un ravvedimento o di una dissociazione dal sodalizio mafioso non è ostativa all'applicazione della misura, ove siano presenti altri fattori sintomatici della persistente pericolosità. La confisca di prevenzione può essere disposta sia per la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati, sia per il reimpiego di proventi illeciti, come nel caso di capitali accumulati attraverso l'evasione fiscale. In tali ipotesi, la prova della legittima provenienza dei beni grava sul proposto, mentre l'intestazione fittizia in capo al coniuge o a familiari conviventi è presunta dalla legge, ove manchi la dimostrazione della loro effettiva capacità economica. Il principio di proporzionalità dell'intervento ablatorio impone di limitare la confisca alla quota dei beni effettivamente riferibile al reimpiego di capitali illeciti o di provenienza ingiustificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Tere - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 20/12/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. Orsi Luigi, che ha chiesto l'annullamento del decreto impugnato limitatamente alla misura personale e il rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Milano ha confermato …

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