Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40633 del 1 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40633PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa ex art. 416-bis c.p. ha natura permanente e perdura fino allo scioglimento del sodalizio criminale, a prescindere da eventuali mutamenti nella sua composizione, vertici operativi o modalità di azione, purché non si verifichi una soluzione di continuità dovuta alla prova di un nuovo e diverso pactum sceleris o a un evento traumatico come una faida o una scissione, che possa far ritenere l'insorgenza di una nuova associazione mafiosa. Pertanto, la contestazione "aperta" del reato associativo, senza indicazione di un termine finale di permanenza, comprende anche la condotta partecipativa addebitata all'indagato in un diverso procedimento, qualora questa costituisca la prosecuzione, senza soluzione di continuità, del medesimo ruolo rivestito nell'organizzazione mafiosa originaria. Ai fini della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione di una misura cautelare, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia devono essere esaminate nella loro attendibilità intrinseca ed estrinseca, tenendo conto di eventuali contraddizioni o genericità, nonché della presenza di riscontri individualizzanti, in applicazione dei principi di cui all'art. 192, comma 3, c.p.p. Infine, l'inosservanza delle prescrizioni di cui all'art. 13, comma 14, della Legge n. 45 del 2001 in merito alle modalità di assunzione delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia non determina la nullità rilevabile ai sensi dell'art. 180 c.p.p., ma al più una limitata inutilizzabilità circoscritta alla fase dibattimentale, non operante in sede cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 722/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 01/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa l'1.08.2013 il Tribunale di Catanzaro, …

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