Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 83 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:83SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo costituisce un provvedimento vincolato e non necessita di una motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi. La mera constatazione che le opere siano state eseguite in totale difformità dal permesso di costruire è sufficiente a giustificare l'ordine di demolizione, senza che sia necessaria l'individuazione di un ulteriore interesse pubblico idoneo a giustificare l'applicazione della misura ripristinatoria. Inoltre, l'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche a notevole distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, in quanto la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto non richiede alcuna motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse diverse da quelle inerenti al ripristino della legalità violata. L'eventuale intervenuta urbanizzazione dell'area interessata dagli abusi o la compatibilità urbanistica delle opere non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione, essendo questo fondato esclusivamente sulla constatazione della realizzazione degli interventi in assenza del prescritto titolo abilitativo. Infine, l'irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria per inottemperanza all'ordine di demolizione è legittima anche in pendenza del giudizio sull'impugnazione di quest'ultimo, in quanto l'assenza di una sospensione cautelare dell'efficacia dell'ordine di demolizione determina l'obbligo di attuazione dell'azione repressiva e sanzionatoria, fermo restando il diritto del privato alla tutela restitutoria e risarcitoria nell'ipotesi di definitivo accoglimento del ricorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2024

N. 00083/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02250/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2250 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da Giuseppe Guarino, rappresentato e difeso dall'avvocato Renato Labriola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gianluca Ciccarelli, con domicilio fisico eletto presso la sede comunale in Giugliano, al corso Campano n. 200 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

previa adozione di idonee…

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