Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16146 del 11 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16146PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La cessione di sostanze stupefacenti, anche se effettuata nell'ambito di un gruppo di consumatori che si accordano per l'acquisto e l'uso comune della droga, integra comunque il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, salvo che non siano provati con certezza tutti i requisiti essenziali per la configurabilità dell'ipotesi di "uso di gruppo", ovvero: 1) che l'acquirente sia uno degli assuntori; 2) che l'acquisto avvenga sin dall'inizio per conto degli altri componenti del gruppo, al cui uso personale la sostanza è destinata; 3) che sia certa sin dall'inizio l'identità di questi altri soggetti che abbiano in qualche modo manifestato la volontà di procurarsi la sostanza o di concorrere ai mezzi finanziari per l'acquisto. Il mero pagamento posticipato o contestuale al consumo, così come la circostanza che il cedente abbia acquistato la droga senza un mandato degli altri, sono elementi che possono escludere la configurabilità dell'ipotesi di "uso di gruppo". Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche all'imputato, anche in assenza di precedenti penali, ove ritenga che non emergano altri elementi positivi idonei a giustificare una valutazione favorevole ai sensi dell'art. 133 c.p. Infine, il maturare del termine di prescrizione del reato durante la pendenza di un ricorso per cassazione dichiarato inammissibile non determina l'estinzione del reato, in quanto in tale ipotesi si forma un "giudicato sostanziale" che impedisce l'applicazione della disciplina più favorevole sopravvenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. LEO G. - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano n. 3332 del 10/05/2012

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere Dott. LEO Guglielmo;

udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del sostituto Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

udito il Difensore dell'imputato, avv. (O…

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