Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36000 del 4 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36000PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., può configurarsi anche in assenza di un previo accordo o di una reciproca consapevolezza tra i concorrenti, essendo sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente. Pertanto, la semplice presenza sul luogo del delitto, sia essa attiva o passiva, può integrare il concorso quando l'agente abbia la coscienza e la volontà dell'evento, in quanto tale comportamento può costituire un apprezzabile contributo, anche in termini di rafforzamento del proposito criminoso o di agevolazione dell'opera degli altri concorrenti, alla realizzazione dell'altrui proposito delittuoso. Il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, essendo sufficiente che la condotta di partecipazione si manifesti in un comportamento esteriore idoneo ad arrecare un contributo apprezzabile alla commissione del reato. Inoltre, ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante della futilità del motivo, di cui all'art. 61, n. 1 c.p., non è sufficiente che il motivo del reato sia frequente o comunemente accettato dalla coscienza collettiva, essendo necessario che esso abbia un minimo di consistenza logica e non rappresenti un mero pretesto sproporzionato all'entità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 05/02/2014 dalla Corte di appello di L'Aquila;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ricorre avverso la pronu…

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