Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18976 del 8 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18976PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla tratta di minori stranieri, nonché ai delitti di violenza, minaccia e usura ai danni di tali vittime, sussiste anche in assenza di una prova diretta del contributo del singolo partecipe alla vita del sodalizio, essendo sufficiente la dimostrazione del suo collegamento con l'attività di sfruttamento dei minori posta in essere dall'organizzazione, attraverso condotte quali il prelievo dei bambini fermati per furti al fine di impedirne l'affidamento ai servizi sociali, ovvero la realizzazione di transazioni di denaro verso il Paese di provenienza delle vittime. Tali elementi, unitamente alla consapevolezza della possibile emissione di un provvedimento cautelare, sono idonei a configurare la volontarietà della sottrazione all'esecuzione di tale misura, presupposto per la dichiarazione di latitanza. Inoltre, la reificazione delle vittime minori, consistente nell'induzione a commettere furti e consegnare la refurtiva, integra il reato di riduzione in schiavitù, essendo sufficiente la prova della costrizione a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento, senza necessità di dimostrare l'esercizio di poteri corrispondenti al diritto di proprietà. Infine, il diniego di attenuanti generiche è adeguatamente motivato con il richiamo alla gravità delle condotte e al movente economico, nonché alla sottrazione all'esecuzione della misura cautelare, in assenza di elementi positivi valorizzabili ai fini della concessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA G. - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13/2011 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO, del 30/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galli Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso di (OMISSIS), per …

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