Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14106 del 8 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14106PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi, senza poter riesaminare il merito delle valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, purché la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità non può estendersi alla verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto, essendo precluso alla Corte di Cassazione il potere di revisione degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ivi compreso lo spessore degli indizi, nonché l'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, trattandosi di valutazioni rientranti nell'esclusiva competenza del giudice del merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale del riesame può essere fondato solo sulla deduzione di vizi motivazionali "prima facie" emergenti dal testo del provvedimento impugnato, non essendo ammissibile la deduzione di pretese manchevolezze o illogicità motivazionali rispetto ad elementi o argomentazioni difensive in fatto di cui non risulti dimostrata l'avvenuta rappresentazione al tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Lecce, sezione del riesame, in data 17/10/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona dell'Avvocato Generale dott. STABILE Carmine che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 17/10/2014 il Giudice per le indagini prelim…

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