Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 4868 del 1 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4868PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del potere di correzione degli errori materiali contenuti nel dispositivo della sentenza, può intervenire per rettificare eventuali omissioni o imprecisioni, al fine di assicurare la piena corrispondenza tra il contenuto della motivazione e il dispositivo, senza con ciò modificare il contenuto sostanziale della decisione. Tale potere di correzione, che non incide sulla validità della pronuncia, trova il suo fondamento nell'esigenza di garantire l'integrità e la completezza del provvedimento giurisdizionale, assicurando la coerenza interna dell'atto e la sua conformità alla volontà effettivamente espressa dal giudice. La correzione dell'errore materiale, pertanto, non costituisce una nuova pronuncia, ma rappresenta un mero adeguamento formale del dispositivo alla reale volontà del giudice, come emergente dalla motivazione, senza alcuna modifica del contenuto sostanziale della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/07/2014 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. LUIGI ORSI.
FATTO E DIRITTO
Letta la sentenza nr RG 40119/2013 e nr Sezione 426/2016 pronunziata all'udienza del 11.2.2016, con la quale questa Corte ha - tra l'altro - annullato la sentenza …

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