Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di autorizzazione al passo carrabile, presentata dal privato a seguito dell'accertamento giudiziale dell'insussistenza del reato di cui all'art. 44, comma 1, lett. b), del d.P.R. n. 380/2001, integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento in violazione dell'art. 2, comma 2, della legge n. 241/1990, con conseguente obbligo per l'amministrazione di pronunciarsi espressamente sulla richiesta entro il termine di trenta giorni dalla notificazione o comunicazione della sentenza che accoglie il ricorso. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'amministrazione comunale è tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza di autorizzazione al passo carrabile presentata dal privato, a seguito dell'accertamento giudiziale dell'insussistenza del reato edilizio contestato, entro il termine di trenta giorni dalla notificazione o comunicazione della sentenza che accoglie il ricorso avverso il silenzio-inadempimento, al fine di garantire il rispetto del principio di buona amministrazione e del diritto di difesa del privato. La sentenza, pertanto, sancisce l'obbligo dell'amministrazione di adottare un provvedimento espresso sulla richiesta del privato, entro il termine indicato, al fine di assicurare la tutela del suo interesse legittimo.