Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 536 del 2016

ECLI:IT:TARLT:2016:536SENT

Massima

La concessione di occupazione di suolo pubblico rilasciata dalla pubblica amministrazione, in quanto provvedimento amministrativo ampliativo della sfera giuridica del privato, non può essere modificata o revocata senza il previo esperimento delle garanzie partecipative di cui agli artt. 7 e ss. della legge n. 241/1990, in quanto tali provvedimenti di secondo grado, incidendo su posizioni consolidate del privato, devono essere preceduti dalla comunicazione di avvio del procedimento. Inoltre, l'installazione di opere su suolo pubblico oggetto di concessione non può essere qualificata come abusiva, e quindi ordinata la sua demolizione, quando il privato risulti essere titolare di un valido provvedimento concessorio che ne autorizza l'installazione, non essendo necessario, in tal caso, il previo rilascio di ulteriori titoli abilitativi.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/08/2016

N. 00536/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00382/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso con motivi aggiunti numero di registro generale 382 del 2015, proposto dalla sig.ra
Giorgia Saputo, rappresentata e difesa dall’avv. Toni De Simone e con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Latina, via Farini, n. 2

contro

Comune di Terracina, in persona del Commissario straordinario pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Martina Iannetti e con domicilio fissato ex lege presso la Segreteria del T.A.R., in Latina, via A. Doria, n. 4

e con l'intervento di

sigg.re Gioconda De Luca e Francesca Pascucci, rappresentate e difese dagli avv.ti Fabio Bersani ed Edoardo Giardino e…

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