Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4515 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:4515SENT

Massima

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Il completamento di un manufatto abusivo oggetto di domanda di condono edilizio, effettuato in violazione delle procedure previste dalla legge, non può essere considerato legittimo e sanabile, in quanto ripete le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale inerisce strutturalmente. Pertanto, gli interventi di completamento, anche se riconducibili a categorie di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione, devono ritenersi abusivi e sottoposti alla medesima sanzione demolitoria dell'immobile principale, salvo che siano stati realizzati nel rispetto della procedura di cui all'art. 35, comma 13, della legge n. 47/1985, che impone la previa comunicazione al Comune, l'allegazione di perizia giurata o documentazione avente data certa sullo stato dei lavori abusivi, nonché l'osservanza di un termine dilatorio di trenta giorni prima dell'inizio dei lavori. In assenza di tale documentazione, è preclusa la possibilità di operare una qualificazione giuridica dell'intervento di completamento, in quanto non vi è certezza sullo stato di fatto antecedente l'esecuzione dell'intervento stesso. Pertanto, il Comune è legittimato a negare il condono edilizio per il manufatto oggetto di domanda, qualora siano stati eseguiti interventi di completamento in violazione della citata procedura, in quanto tali opere, pur se di mera rifinitura, devono considerarsi abusive e non sanabili.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2018

N. 04515/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03014/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3014 del 2014, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da pec in atti;

contro

Comune di Piano di Sorrento, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da pec in atti, e (successivamente) dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da pec in atti;

per l'annullamento

del provvedimento di rigetto n. 5795 del 12/03/2014 della domanda di condono edilizio prot.7419 del 28/02/1995 del Comune di Piano …

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