Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9100 del 3 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9100PEN

Massima

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Il giudice di riesame, nel confermare un provvedimento di sequestro preventivo, non può porre a fondamento della propria decisione un fatto diverso da quello oggetto dell'imputazione provvisoria, in quanto ciò determinerebbe un vizio di legittimità del provvedimento. Il giudice è vincolato all'iniziativa del pubblico ministero e non può autonomamente formulare ipotesi ricostruttive sulla base di dati di fatto diversi da quelli contestati. La modifica della qualificazione giuridica del fatto è ammissibile, ma non la sostituzione del fatto stesso, pena la nullità della decisione per difetto di iniziativa del pubblico ministero. Il principio di correlazione tra accusa e decisione, che impone il rispetto dei limiti dell'imputazione, trova applicazione anche nel procedimento di riesame del sequestro preventivo, al fine di garantire il diritto di difesa dell'indagato e la terzietà del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), in proprio e nella qualita' di legale rappresentante della (OMISSIS) s.r.l.;
avverso l'ordinanza del 20/09/2022 del Tribunale di Frosinone;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
lette per la parte ricorrent…

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