ECLI:IT:CASS:2003:20067PEN
FATTO E DIRITTO L'Adita Corte d'appello ha confermato, con le ulteriori statuizioni in favore della parte civile costituita, la condanna di M. G. alla pena di giustizia (sentenza del Tribunale di Vercelli) del 6 giugno 2000 per il reato ritenuto ai sensi dell'art. 594 c. p., connesso alla affermazione esternata nell'"assemblea comunale" del 6 giugno 1994 nei confronti del Sindaco di Vercelli M. B. ("questa è un'infamità, compiuta da chi non ha né onore né senso di responsabilità"). Ha considerato, infatti, che: - essendo stato inizialmente contestato all'imputato il reato di cui all'art. 341 c. p., la tempestiva querela della B. ne consentiva la qualificazione nei termini ritenuti di cui all'art. 594 c. p.; - non era ravvisabile l'esimente di legittimo esercizio della critica politica, in quanto l'affermazione esplicitato era "trasmodata in un apprezzamento sulle qualità morali personali della persona of…
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