Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30688 del 26 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30688PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione si configura quando il soggetto, con artifizi e raggiri, induce in errore l'ente pubblico e si procura un ingiusto profitto, anche se la condotta fraudolenta è sanzionata civilisticamente dal capitolato di appalto. La valutazione della prova documentale e testimoniale rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente, anche in presenza di elementi probatori contrari. Quando il reato è già dichiarato prescritto, il sindacato di legittimità è limitato all'accertamento dell'evidenza dell'innocenza dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p., senza possibilità di nuove indagini o ulteriori accertamenti, essendo precluso il riesame dei fatti finalizzato a un eventuale annullamento della decisione per vizi attinenti alla motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

1) (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 718/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 27/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. Alfredo Viola che ha concluso per il rigetto l'inammissibilita' dei ricorso.

Udito…

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