Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27584 del 25 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27584PEN

Massima

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Il riconoscimento di una sentenza penale straniera di condanna è ammissibile solo se il procedimento si è svolto nel rispetto del diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere stato messo in condizione di partecipare al processo e di esercitare pienamente i propri diritti processuali, anche attraverso la notifica degli atti. Il mancato rispetto di tali garanzie procedurali comporta l'inammissibilità dell'impugnazione avverso il provvedimento di riconoscimento, in quanto la sentenza straniera non può essere eseguita in Italia in assenza di un giusto processo svolto nel contraddittorio tra le parti. Il diritto di difesa e il principio del contraddittorio costituiscono, infatti, capisaldi imprescindibili del giusto processo, la cui violazione determina l'inutilizzabilità della sentenza penale straniera ai fini dell'esecuzione in Italia della pena detentiva ivi inflitta. Pertanto, il riconoscimento di una sentenza penale straniera di condanna è ammissibile solo se il procedimento si è svolto nel rispetto del diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere stato messo in condizione di partecipare al processo e di esercitare pienamente i propri diritti processuali, anche attraverso la notifica degli atti. Il mancato rispetto di tali garanzie procedurali comporta l'inammissibilità dell'impugnazione avverso il provvedimento di riconoscimento, in quanto la sentenza straniera non può essere eseguita in Italia in assenza di un giusto processo svolto nel contraddittorio tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 12/04/2013 della Corte di appello di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PRATOLA Gianluigi, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con la sentenza sopra indicata la Corte d…

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