Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6399 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6399SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di una costruzione abusiva, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né, ancora, alcuna motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare. L'amministrazione comunale conserva il potere di verificare se le opere possono essere realizzate sulla base della denuncia di inizio attività (d.i.a.), può esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall'ordinamento anche dopo la scadenza del termine fissato dall'art. 23, comma 6, del Testo Unico Edilizia, e mantiene il potere di controllo sulle attività edilizie per il quale l'art. 27 D.P.R. 380/2001 non prevede alcun termine di decadenza, sia quando le opere realizzate non corrispondono a quelle oggetto della denuncia, sia quando le stesse non sono realizzabili con una semplice d.i.a., ma richiedono l'avvenuto rilascio del permesso di costruire o di una sua variante. Qualora si configurino variazioni essenziali ai sensi dell'art. 32 del D.P.R. n. 380/2001, il comportamento dell'amministrazione che si determini nel senso della demolizione deve essere considerato vincolato, non essendo sufficiente una mera d.i.a. per procedere alla modifica radicale del progetto originario. La valutazione dell'intervento edilizio deve essere effettuata in maniera unitaria, senza che assuma rilevanza la possibile esistenza di interventi minori che, presi singolarmente, potrebbero anche in teoria non necessitare del permesso quale titolo abilitativo edilizio o di possibili e non determinanti discrasie su singoli elementi contestati.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/10/2018

N. 06399/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05949/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5949 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Antonio Comune, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Vergara, domiciliato in via digitale presso l’indirizzo PEC del difensore risultante dai pubblici registri, con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, via Monte di Dio, 66;

contro

Comune di Orta di Atella in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Samantha Cerrone, domiciliato in via digitale presso l’indirizzo PEC del difensore risultante dai pubblici registri, con domicilio fisico eletto presso lo studio dell'avvocato Francesca…

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