Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 27339 del 26 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27339CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La mancata specifica indicazione, nel ricorso per cassazione, dei motivi di appello ritenuti erroneamente inammissibili dal giudice di secondo grado per genericità comporta l'inammissibilità del ricorso stesso. Infatti, il ricorrente che denunci la violazione e falsa applicazione della norma sulla specificità dei motivi di gravame (art. 342 c.p.c.) deve riportare nel ricorso, nel loro impianto specifico, i predetti motivi di appello, in quanto l'esercizio del potere di diretto esame degli atti del giudizio di merito da parte del giudice di legittimità, ove sia denunciato un error in procedendo, presuppone comunque l'ammissibilità del motivo di censura. Il ricorrente ha quindi l'onere di specificare, nel ricorso, le ragioni per cui ritiene erronea la statuizione del giudice di appello sulla genericità dei motivi di gravame e di riprodurre il contenuto di tali motivi nella misura necessaria ad evidenziarne la pretesa specificità, non potendo limitarsi a meri rinvii all'atto di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CHIARA Carlo - Presidente

Dott. DI MARZIO Mauro - Consigliere

Dott. FALABELLA Massimo - Consigliere

Dott. RUSSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CATALLOZZI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 7410/2021 R.G. proposto da:
(OMISSIS), e (OMISSIS), rappresentati e difesi dall'avv. (OMISSIS), con domicilio eletto presso il suo studio, sito in (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, quale mandataria della (OMISSIS) s.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. (OMISSIS), con domicilio eletto presso il suo studio, sito in (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma n. 4313/2020, …

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