Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38177 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38177PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame che ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso è inammissibile per manifesta infondatezza dei motivi addotti. La gravità indiziaria in ordine al reato di tentata estorsione aggravata è adeguatamente motivata dal Tribunale del riesame, il quale ha richiamato le conversazioni intercettate che dimostrano l'inequivoca compartecipazione dell'indagato alla condotta estorsiva, con esplicita richiesta di "pizzo" destinato a famiglia mafiosa, integrando così la contestata aggravante del metodo mafioso. Parimenti infondata è la doglianza relativa all'insussistenza delle esigenze cautelari, atteso che il Tribunale ha correttamente motivato in ordine al concreto pericolo di recidivanza, in considerazione della gravità dei reati contestati e della presunzione di adeguatezza della misura cautelare in atto, ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p. La motivazione del Tribunale del riesame, che ha fatto proprio il contenuto della precedente ordinanza cautelare, risulta puntuale e conforme ai principi giurisprudenziali consolidati in materia di valutazione della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari, non essendovi alcun difetto di motivazione su tali aspetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OR. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 441/2011 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 19/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), all'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore avv. Rizzo M., che insiste.

OSSERVA

Sull'appello proposto nell'interesse di OR. PI. avverso l'ordinanz…

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