Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17934 del 11 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17934PEN

Massima

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Il reato di minaccia, quale reato di pericolo, si configura quando la condotta dell'agente sia potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale della vittima, a prescindere dall'effettivo verificarsi del turbamento psichico. L'eventuale atteggiamento minaccioso o provocatorio della persona offesa non esclude la sussistenza del reato, ma può eventualmente costituire una circostanza attenuante. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della gravità della minaccia, da effettuarsi secondo un criterio di normalità e in relazione alle concrete circostanze del fatto, senza che il sindacato di legittimità possa estendersi ad una rivalutazione delle risultanze probatorie. La motivazione della sentenza deve esporre in modo logico e coerente le ragioni del convincimento del giudice, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata giustificazione della pena irrogata, purché questa non risulti manifestamente abnorme. Le censure difensive che si risolvono in una mera critica alle valutazioni del giudice di merito, senza indicare specifici profili di illogicità o contraddittorietà della motivazione, sono inammissibili in sede di legittimità, non potendo la Corte di Cassazione sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/02/2019 del TRIBUNALE di MACERATA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUDINO ALESSANDRINA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LOY MARIA FRANCESCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) si associa alle conclusioni del Procuratore Generale, deposita nota spese e …

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