Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1723 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1723SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio realizzato senza titolo abilitativo perde efficacia qualora il proprietario presenti successivamente domanda di condono edilizio, in quanto l'amministrazione è tenuta a riesaminare la fattispecie e a pronunciarsi sulla richiesta di sanatoria, con conseguente traslazione e differimento dell'interesse ad impugnare il provvedimento sanzionatorio verso il futuro provvedimento che eventualmente respinga la domanda di condono, disponendo nuovamente la demolizione. In tale ipotesi, il ricorso proposto avverso l'ordine di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, in attesa dell'esito del procedimento di condono, salvi i successivi provvedimenti dell'amministrazione. Il principio di diritto trova applicazione in tutti i casi in cui, a fronte di un provvedimento repressivo di opere edilizie abusive, venga presentata domanda di condono edilizio, indipendentemente dalle specifiche circostanze del caso concreto, in quanto la facoltà straordinaria prevista dalla legge comporta la necessità di un nuovo esame della fattispecie da parte dell'amministrazione, con conseguente perdita di efficacia del provvedimento sanzionatorio originariamente adottato. Tale soluzione, fondata sulla giurisprudenza consolidata, mira a garantire il corretto svolgimento del procedimento di condono, evitando che il proprietario sia costretto a subire gli effetti di un provvedimento di demolizione prima dell'esito della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 13872/2003
REG.RIC.

N. 01723/2013 REG.PROV.COLL.

N. 13872/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13872 del 2003, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio è eletto domicilio in Ischia (Na) e pertanto, ex art. 25, comma 1, cod. proc. amm., da intendersi, per gli atti e gli effetti del presente ricorso, presso la segreteria di questo Tribunale, in Napoli, Piazza Municipio;

contro

Comune di Ischia, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione

- del provvedimento prot. n. 387 del 3 dicembre 2003, notificato il successivo giorno …

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