Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12974 del 24 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12974PEN

Massima

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La retrodatazione dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 297 comma 3 c.p.p., opera solo quando i presupposti legittimanti l'adozione della seconda ordinanza cautelare siano desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio per i fatti oggetto della prima ordinanza, anche in presenza di connessione qualificata tra i procedimenti pendenti presso diverse autorità giudiziarie. La valutazione circa l'anteriorità della desumibilità delle fonti indiziarie è una questione di fatto, logicamente argomentata e priva di contraddizioni o incongruenze, che non può essere rivisitata in sede di legittimità. Pertanto, ove tale requisito non risulti soddisfatto, non può disporsi la retrodatazione dei termini custodiali, a prescindere dalla sussistenza di un vincolo di continuazione tra i reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) YA. MO. BE. LA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/11/2008 TRIB. LIBERTA' di SALERNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. COLONNESE ANDREA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Fraticelli Mario, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Il tribunale di Salerno con ordinanza 24.11.2008 rigettava l'appello proposto nell'interesse di Ya. Mo. Be. La. …

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