La titolarità di un certificato di abilitazione all'esercizio dell'attività agrituristica rilasciato dalla Regione, ai sensi della normativa regionale, attribuisce all'imprenditore agrituristico la qualifica di "imprenditore agricolo" e comporta che i poteri di vigilanza e controllo sull'osservanza della relativa disciplina, nonché l'adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori o inibitori, spettino esclusivamente all'Amministrazione regionale, in applicazione del principio di competenza delineato dalla legge regionale, senza che il Comune possa esercitare analoghi poteri, salvo che per gli aspetti edilizi ed urbanistici. Pertanto, il Comune è privo di competenza per adottare provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività agrituristica, in quanto tale potere appartiene in via esclusiva alla Regione, quale Autorità competente al rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività agrituristica. Diversamente, il Comune è competente ad accertare e sanzionare eventuali abusi edilizi o violazioni della disciplina urbanistica, adottando i relativi provvedimenti di demolizione o ripristino dello stato dei luoghi, senza che ciò comporti un'invasione della sfera di competenza regionale in materia di attività agrituristica. La libertà di iniziativa economica privata non può, in ogni caso, legittimare l'esercizio di un'attività in assenza dei necessari titoli edilizi e autorizzazioni paesaggistiche.