La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento espropriativo al proprietario dell'area interessata, prevista dall'art. 16, commi 4 e 5, del D.P.R. n. 327/2001, comporta l'illegittimità dell'approvazione del progetto definitivo dell'opera pubblica e della conseguente dichiarazione di pubblica utilità, in quanto tale omissione non consente al privato di partecipare al procedimento e di presentare le proprie osservazioni, violando il principio del contraddittorio e della partecipazione procedimentale. L'obbligo di comunicazione non può essere superato dalla mera conoscenza ex post dell'esistenza del procedimento, essendo necessaria una precisa informazione sull'andamento dello stesso e sul suo oggetto per escludere la rilevanza del deficit informativo. L'annullamento degli atti impugnati si impone in ragione del mancato rispetto della garanzia partecipativa endoprocedimentale, essendo irrilevanti gli altri profili di doglianza, in applicazione del principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato.