Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29346 del 4 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29346PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede un contributo concreto e continuativo del singolo, tale da fornire un effettivo apporto causale al mantenimento e al rafforzamento del sodalizio criminale, non essendo sufficiente la mera contiguità o vicinanza a soggetti mafiosi. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale contributo, deve verificare la stabilità e la costanza dell'apporto fornito dall'indagato, desumendone l'effettiva messa a disposizione della propria persona in favore dell'organizzazione criminale. La semplice manifestazione di adesione morale all'associazione o la generica disponibilità nei confronti di esponenti del sodalizio non integrano di per sé la condotta partecipativa, essendo necessario un contributo che abbia concreta rilevanza causale per la conservazione e il rafforzamento del vincolo associativo. Pertanto, il giudice deve motivare in modo adeguato e puntuale in ordine agli elementi fattuali che dimostrino tale stabile e continuativa messa a disposizione dell'indagato in favore dell'associazione mafiosa, senza poter desumere automaticamente la partecipazione da precedenti condanne per reati fine o dalla mera contiguità dell'indagato ad ambienti mafiosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA SABINA VIGNA;
sentite le conclusioni del PG LUCA TAMPIERI che conclude per il rigetto.
dato atto dell'assenza del difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Napoli ha confermato l'ordinanza del G.i.p. locale con la quale e' stata appli…

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