Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3384 del 31 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3384PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di istigazione o provocazione verbale, pur essendo elemento sintomatico di un atteggiamento ostile, non è di per sé sufficiente a integrare la responsabilità penale per il reato di istigazione a commettere un fatto di violenza, in assenza di una prova specifica circa la sussistenza di un nesso causale tra tale condotta e l'azione violenta concretamente posta in essere da altri soggetti. Pertanto, la mera circostanza che l'imputato abbia richiamato l'attenzione di altri soggetti, i quali poi hanno commesso un atto di violenza, non è di per sé idonea a configurare la responsabilità dell'imputato per istigazione, ove non emerga in modo chiaro ed inequivoco che egli abbia effettivamente provocato e determinato la condotta violenta degli altri. La responsabilità penale per istigazione, infatti, richiede la prova di un nesso causale diretto tra la condotta dell'imputato e l'azione violenta concretamente realizzata da terzi, non essendo sufficiente la mera sussistenza di un atteggiamento ostile o provocatorio da parte dell'imputato. Allo stesso modo, la responsabilità penale per resistenza a pubblico ufficiale non può essere affermata sulla base di mere dichiarazioni degli agenti di polizia, ove vi siano elementi di prova contrari, come la testimonianza di un terzo che riferisca di un intento meramente difensivo da parte dell'imputato, senza che questi abbia opposto alcuna vera e propria resistenza fisica. Infine, la responsabilità penale per lesioni personali può essere affermata sulla base della deposizione della persona offesa, anche in presenza di marginali discrasie nella descrizione delle caratteristiche fisiche dell'aggressore, ove tale elemento risulti comunque corroborato da altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. De. Ti. , nato a (OMESSO);

2. To. Li. , nato a (OMESSO);

3. T. M. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del 09/02/2009 della Corte di appello di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Conti;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso c…

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