Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34011 del 6 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34011PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la condanna dell'imputato per i reati di ingiuria e minaccia sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, in qualità di parte civile, senza che sia necessaria la conferma di ulteriori riscontri probatori, purché tali dichiarazioni siano valutate in modo esaustivo sotto il profilo della credibilità soggettiva e della coerenza logica, anche alla luce di eventuali prove indirette. La valutazione della gravità del fatto e dell'entità della pena rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a un'analitica disamina di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi e rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 52/2010 TRIBUNALE di UDINE, del 03/12/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 3.12.2010, il tribunale di Udine ha confermato la sentenza 18.3.09 del gi…

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