Il termine decadenziale di sessanta giorni per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo, previsto dagli articoli 41 e 29 del codice del processo amministrativo, costituisce un limite temporale inderogabile per la proposizione del ricorso giurisdizionale, la cui inosservanza comporta l'irricevibilità del ricorso stesso. Il rispetto del termine decadenziale è essenziale per garantire la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità delle situazioni giuridiche consolidate, evitando l'incertezza derivante dalla possibilità di rimettere in discussione provvedimenti amministrativi definitivi anche a distanza di molto tempo dalla loro adozione. L'inosservanza del termine decadenziale, pertanto, determina l'inammissibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza delle censure proposte, in quanto la decadenza costituisce un vizio insanabile che preclude l'esame del merito della controversia. Il principio di diritto affermato dalla sentenza mira a tutelare l'interesse pubblico alla certezza e stabilità dei rapporti giuridici, bilanciandolo con il diritto di difesa del privato, il quale deve comunque esercitare le proprie azioni entro i termini perentori previsti dalla legge.