Consiglio di Stato sentenza n. 4685 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:4685SENT

Massima

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La regolarità edilizia e urbanistica del locale in cui si svolge l'attività di somministrazione di alimenti e bevande costituisce un presupposto essenziale per il rilascio e il mantenimento dell'autorizzazione all'esercizio di tale attività. Pertanto, in presenza di accertati abusi edilizi e di provvedimenti di demolizione rimasti ineseguiti, l'amministrazione comunale è tenuta a revocare l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di ristorazione, a prescindere dalla responsabilità diretta del conduttore dei locali in merito agli abusi edilizi, in quanto la conformità edilizia e urbanistica rappresenta un requisito oggettivo e vincolante per l'esercizio dell'attività commerciale. Ciò in quanto l'art. 3 della legge n. 287 del 1991 stabilisce espressamente che le attività di somministrazione di alimenti e bevande devono essere esercitate nel rispetto delle vigenti norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica e igienico-sanitaria, nonché di quelle sulla destinazione d'uso dei locali e degli edifici, a prescindere dall'irrogazione di eventuali sanzioni relative alle norme e prescrizioni violate.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/10/2017

N. 04685/2017REG.PROV.COLL.

N. 02945/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2945 del 2017, proposto da:
Fauno del Bosco S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro-tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Adriano Casellato, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Regina Margherita 290;

contro

Comune di Albano Laziale, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Laura Liberati, con domicilio eletto presso l’avvocato Leonino Ilario in Roma, via Fabio Massimo, 33;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. Lazio, Roma, n. 4707/2017, resa tra le parti, concernente l’impugnazione dell’ordinanz…

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