Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3020 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:3020SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione di un manufatto realizzato in assenza di titolo abilitativo, costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, in mera dipendenza dall'accertamento dell'abuso e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge. Tale provvedimento non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Il principio di doverosità dell'ordine di demolizione non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Inoltre, il potere-dovere di repressione degli abusi edilizi è propriamente riconosciuto dalla legge in capo al responsabile dell'ufficio tecnico comunale, senza che sia necessario acquisire alcun nulla-osta, parere o atto equiparato da altra amministrazione, considerato che l'attività di vigilanza sull'attività edilizia rientra nella esclusiva competenza del Comune. Infine, la pendenza di un sequestro penale sull'immobile abusivo non inibisce la possibilità di procedere all'abbattimento delle opere sequestrate, essendo sempre fatta salva la possibilità di chiedere all'autorità penale il dissequestro al fine di procedere alla relativa demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2020

N. 03020/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00288/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 288 del 2016, proposto da
Maria Savino, Ornella Carioti, rappresentati e difesi dall'avvocato Lorenzo Bruno Antonio Molinaro, con domicilio eletto presso lo studio L.Bruno Molinaro in Napoli, Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di Quarto, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Erik Furno, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cesario Console,3;

per l'annullamento

- dell'ordinanza del 21 ottobre 2015, n. 6, successivamente notificata, recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, ai…

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