Cassazione penale Sez. II sentenza n. 425 del 8 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:425PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, avendo la disponibilità o il possesso di denaro o cose mobili altrui in ragione del suo ufficio o servizio, se ne appropria per trarne profitto, commette il reato di peculato, a prescindere dal fatto che i beni siano materialmente entrati nella disponibilità materiale dell'agente. Integra il peculato anche la condotta di chi, pur non avendo la materiale detenzione dei beni, ne dispone fraudolentemente abusando della sua posizione, attraverso artifizi e raggiri, come la fittizia registrazione di operazioni di carico e scarico di merce mai transitata nei depositi dell'ente. Tale condotta non può essere riqualificata come truffa, in quanto il soggetto agente aveva la disponibilità giuridica dei beni in ragione del suo ufficio o servizio. Inoltre, il coinvolgimento di dipendenti subordinati nell'attuazione della condotta fraudolenta non integra il concorso doloso della persona offesa, in quanto la loro posizione è meramente esecutiva e non apicale nell'ambito dell'ente. Infine, l'omissione di controlli da parte degli organi deputati non rileva ai fini della riduzione del risarcimento dovuto, in quanto non ha alcuna incidenza causale sull'evento dannoso già verificatosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14 marzo 2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni presentate dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Cocomello Assunta, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
Letta la memoria trasmessa dall'avv. (OMISSIS) nel…

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