Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44148 del 4 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:44148PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso comporta la presunzione relativa della sussistenza delle esigenze cautelari e l'obbligatorietà della misura della custodia cautelare in carcere, salvo che il soggetto non dimostri in concreto segnali di rescissione del legame con il sodalizio criminale, tali da superare tale presunzione. Il giudice, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, non ha l'onere di dimostrare positivamente l'esistenza dei pericula libertatis, ma deve soltanto valutare l'eventuale sussistenza di elementi idonei a superare la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato dagli indagati nelle conversazioni intercettate costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. Le censure generiche e meramente difensive, che non si confrontano in modo specifico con la motivazione dell'ordinanza impugnata, sono inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso, l'ordinanza del 19/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, dott. GAETA PIETRO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.…

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